Cine Trash – Jurassic City


Benvenuti su Cine Trash: la rubrica sui film di serie B. Qui tratteremo tutti quei film trash che, nella loro bruttezza, sono diventati veri e propri capolavori del genere. L’episodio di oggi sarà dedicato a Jurassic City, mockbuster del ben più celebre Jurassic Park.

Trama

Una struttura segreta dell’esercito viene utilizzata per rinchiudere dinosauri geneticamente modificati. Ovviamente, questi riescono a scappare dalle proprie celle e a scatenare il panico tra i militari. L’unica soluzione apparente è quella di portare tutti i dinosauri rimasti in una prigione locale, così da tentare il confinamento più tradizionale.

Sorpresa delle sorprese, dei dinosauri che riescono ad evadere da una struttura di massima sicurezza riescono anche a farlo da una prigione normalissima. La fuga dei rettili mutanti causa la morte di tutto il personale del penitenziario e permette ai Velociraptor protagonisti di tenere sotto scacco i pochi superstiti.

Partirà quindi una forsennata (ma neanche troppo) lotta contro il tempo per la sopravvivenza, sperando che qualcuno dei servizi segreti irrompa nella struttura per ripristinare l’ordine e la disciplina.

Effetti speciali

Nonostante già il trailer anticipi degli effetti speciali terribili, vi posso garantire che il peggio non viene mostrato. Spesso infatti la sensazione che si ha non è quella di vedere delle creature tridimensionali NEL film, ma delle creature appiccicate SUL film, come se qualcuno avesse incollato i modelli poligonali sulla pellicola già ultimata.
Cosa che, con tutta probabilità, è stata effettivamente fatta.

Quindi scordatevi i bellissimi tirannosauri di Jurassic Park o i mutanti di Jurassic World. Qua siamo di fronte a mostri di tutt’altro livello, degni, ovviamente, del migliore film trash.

Devo ammettero però che quando ho visto per la prima volta la locandina di Jurassic City mi sono detto: caspita, non sembrano fatti poi così male! Ma la mia ingeniuità mi ha giocato un brutto scherzo e, alla fine, quello che mi sono trovato davanti è stato questo:

Brutti sono brutti, e su questo non ci piove.

Ricordiamoci inoltre di essere nel 2015, un annata già matura per quanto riguarda la computer grafica che, a questo punto, dovrebbe essere sicuramente meglio di così. Basti guardare il film Disney Dinosauri per rendersi conto di come, già 15 anni prima, i giganti preistorici potessero essere resi in modo più credibile.

Il Finale

Da qui in poi ci saranno spoiler ma, in fin dei conti, a chi interessa per un film del genere?

Quello che nella prima parte del film non viene spiegato è il perché il governo tenga dei dinosauri in un laboratorio segreto. La risposta, paradossale quanto divertente, è “elezioni presidenziali“.
Chiariamo meglio il concetto: l’antagonista è un politico senza scrupoli che vuole diventare presidente. Per farlo decide di creare dei super dinosauri in grado di radere al suolo la città. Una volta sguinzagliati, la sua idea è quella di ucciderli tutti, così da essere eletto prima eroe popolare e poi presidente degli Stati Uniti.

Logico, no?

Il piano però non va come previsto e i dinosauri vengono liberati nel momento sbagliato, cogliendo l’oscuro burattinaio di sorpresa. Il film quindi si chiude con la morte del politico cattivo e con Los Angeles invasa da centinaia di bestioni di ogni forma e fattezza, dai T-Rex agli pderodattili, passando per Velociraptor e altri rettili in bassa definizione.

La Locandina

Ora che abbiamo parlato del film in sé, vi invito a tornare all’inizio di questo articolo e guardare attentamente la copertina.

Fatto? Ottimo. La prima cosa che dovreste aver notato è come, in effetti, la trama che avete letto sembri non centrare nulla con quello che viene rappresentato. Non ho mai nominato infatti dei T-Rex, tanto meno degli elicotteri che cercano di abbatterli. Questo, ovviamente, perchè non è quello di cui parla il film.

La cover è quindi un gigantesco specchietto per le allodole, dove viene anticipata una storia che, in realtà, viene a malapena intravista negli ultimi minuti di film.

Ah, come se non bastasse poi, il bestione della copertina ha una zampa sola. Se guardate attentamente infatti gli è stata disegnata solo la sinistra, mentre la destra non è presente.

Insomma, abbiamo visto come questo Jurassic City sia un grosso miscuglio di elementi apparentemente casuali che cerca di emulare il successo del cugino famoso Jurassic Park. Il fallimento nella scrittura di una trama decente riesce però a divertire, pur non essendo così brutta da scalare l’Olimpo del cinema trash.

Dove vederlo:


Radio Bicocca

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