La quarta serata del festival di Sanremo ha visto alternarsi sul palco dell'Ariston ben 56 artisti grazie ai numerosi ospiti voluti dai 24 cantanti in gara. I duetti, come l'anno scorso, sono riusciti in molti casi a conferire nuova forza e rilievo alle canzoni proposte. Il premio al miglior duetto è stato assegnato alla fine della serata dopo la votazione da parte della Giuria d'Onore composta da: Mauro Pagani, presidente di giuria, Elena Sofia Ricci, Claudia Pandolfi, Joe Bastianich Serena Dandini, Ferzan Ozpetek, Camila Ranovich e Beppe Severgnini.
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1 Motta con Nada: Dove è l'Italia
Motta e Nada hanno calcato il palco alla vecchia maniera; pochi effetti scenici, poco decoro, armati solo delle loro voci. La Giuria d’Onore ha premiato con il Premio al Miglior Duetto la performance che, forse più di tutte, ha descritto uno spaccato del cantautorato italiano. Motta ha raccontato di aver scelto Nada, che mancava sul palco dell’Ariston dal 2007, perchè lo ha aiutato a capire che le canzoni vanno coccolate e rispettate. “Dovevo lasciare da parte il mio ego di cantautore, lei è l’unica che può cantare questa canzone” ha spiegato. Una vittoria inaspettata ma del tutto plausibile per la complicità degli artisti.
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2 Irama con Noemi: La ragazza con il cuore di latta
La ragazza con il cuore di latta viene arricchita con una seconda voce femminile: Noemi si inserisce nella canzone sfruttando la sua potenza vocale soprattutto durante il ritornello. In questo modo il parlato iniziale di Irama viene rafforzato e riempito. "Sei una persona genuina, una vera artista, hai sostenuto tantissime iniziative in questi anni dando voce a migliaia di donne" ha spiegato l'artista a proposito della scelta di duettare con Noemi.
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3 Ghemon con Diodato e Calibro 35: Rose Viola
Ghemon interpreta Rose Viola duettando con Diodato e i Calibro 35. Al termine della canzone la sala stampa esplode in un applauso fragoroso: l'arrangiamento presente nella versione proposta riesce a conferire nuova intensità al brano che con questa veste piace e convince molto di più.
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4 Ex-Otago con Jack Savoretti: Solo una canzone
Un ospite internazionale per gli Ex-Otago, che scelgono Jack Savoretti per calcare il palco della quarta serata del Festival. Con la voce di Savoretti quella che prima era solo una canzone, è diventata un brano che merita di essere ascoltato al di fuori del contesto sanremese.
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5 Simone Cristicchi con Ermal Meta: Abbi cura di me
Non è la prima volta che Cristicchi e Meta condividono il palco dell’Ariston: lo scorso anno, infatti, il cantautore in gara aveva duettato sul brano Non Mi Avete Fatto Niente della coppia Meta-Moro. L’ex La Fame di Camilla ha completato il lavoro di Cristicchi che, con questo duetto, non può che raccogliere consensi.
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6 Achille Lauro con Morgan: Rolls Royce
La coppia Achille Lauro-Morgan è la cosa più anarchica che il Festival abbia visto da quando Loredana Bertè si è presentata con un finto pancione sul palco dell'Ariston. E parliamo del 1986.
Non che la presenza di Morgan abbia aggiunto molto a Rolls Royce, ma la carica esplosiva che hanno portato alla kermesse sanremese merita di essere inserita tra i momenti migliori della serata. "È una persona di cultura, rock n' roll come noi" racconta Lauro, "quando abbiamo fatto le prove cantava mentre suonava il basso con una mano e con l'altra il pianoforte"
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7 Daniele Silvestri con Manuel Agnelli: Argentovivo
Daniele Silvestri ha unito il cantautorato, il rock ed il rap nella sua Argentovivo; un esperimento ben riuscito che ha conquistato il favore del pubblico e della critica. Una performance teatrale, completa e ben costruita, con un Manuel Agnelli in veste del tutto inaspettata. Ci piace!
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8 Mahmood con Guè Pequeño: Soldi
Il brano di Mahmood è forte, orecchiabile, di quelli che restano fissi in testa al primo ascolto. Soldi fa ballare la sala stampa mentre Guè Pequeño strizza l'occhio al brano di Achille Lauro durante le barre, scritte appositamente per la performance. Un cameo, più che un vero duetto, ma una delle coppie più azzeccate della serata.
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