Zombieland – Doppio Colpo

A 10 anni di distanza, il sequel più splatter di "Zombieland"


Zombieland Doppio Colpo

Sono trascorsi 10 anni da quando Tallahassee (Woody Harrelson), Columbus (Jesse Eisenberg), Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin) hanno unito le forze e sono diventati una famiglia non tradizionale in un’era post apocalittica, governata da zombie. Tutto normale, quindi.

Columbus e le sue regole di sopravvivenza (che ora sono 72), Tallahassee  e il suo rude e violento machismo, Wichita la bad girl e Little Rock, adolescente irrequieta. Anche gli zombie si sono evoluti, a tal punto da aver costretto Columbus a categorizzarli: Zombie Homer, detto lo scemo, fondamentalmente innocuo (a patto di ucciderlo prima); Zombie Hawking, più intelligente e leggermente più pericoloso del primo; Zombie Ninja, qui il livello di pericolosità è alto e farai bene a sperare di aver fatto tanta Cardio e di avere con te la giusta dose di munizioni; infine, gli zombie peggiori di tutti, più forti e coriacei, gli T800, chiamati così in onore di Terminator, così da lodarne la furia assassina.

Il gruppo, dopo diverso girovagare da un posto all’altro, si concede il lusso di abitare in un dimora umile e discreta: la Casa Bianca. Inizialmente, tutto procede per il meglio: Wichita e Columbus vivono bene la loro relazione, Tallahassee modifica la sua macchina con vari upgrade, come il fucile mitragliatore sul tettuccio. Ma a lungo andare, Little Rock comincia a sentirsi un uccello in gabbia, e presto questo suo malessere contagia anche la sorella che si sente oppressa dalla richiesta di matrimonio di Columbus. Quindi, le due fanno quello che gli riesce meglio: scappare con l’auto e le armi di Tallahassee.

Ma anche tra loro il rapporto si incrina, a causa dell’incontro di Little Rock con Berkeley (Avan Jogia), un hippie pacifista che rifiuta la violenza, anche verso gli zombie. I due scappano insieme verso Babilonia, una fortezza pacifista dove sono vietate le armi perché, in teoria, è assolutamente a prova di zombie.

Wichita, Columbus e soprattutto Tallahassee, “Io non ho niente contro i fricchettoni, vorrei soltanto ammazzarli di botte!”, non reputano quel luogo sicuro, per questo si riuniscono e corrono a prenderla. Con un’utilitaria. Tra sparatorie, momenti tragicomici e splatter, il trio ha modo di incontrare anche altri esseri umani, sopravvissuti all’epidemia e alla carneficina dei non morti. Tra questi ci sono la bionda Madison (Zoey Deutch), che creerà scompiglio tra Columbus e Wichita, e la coppia formata da Albuquerque (Luke Wilson) e Flagstaff (Thomas Middleditch), molto simili a qualcuno di nostra conoscenza.

Riusciranno i nostri eroi a riunirsi e a far saltare in aria gli zombie?

I presupposti ci sono tutti. La commedia è in sé brillante, briosa e con il ritmo comico-demenziale perfettamente azzeccato. Non per niente, il cast è costituito da attori conosciuti a livello mondiale e la loro bravura è oggettiva. Il problema dei sequel è reggere il paragone con il loro predecessore, ma in questo caso possiamo tranquillamente affermare che è una lotta alla pari. Dopotutto, citando Tallahassee: “Rischia le palle in giro, ma riportale sempre a casa!

Il film sarà nei cinema italiani a partire dal 14 novembre.


Davide Romano

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