Il concerto più punk dell’anno è quello della Sad

Il 20 aprile si è esibita all'Alcatraz di Milano La Sad, il gruppo formato dal trio Theo, Fiks e Plant. Ma com'è andata? Scopriamolo insieme!


Ph: Antonio La Mancusa

Il 20 aprile La Sad approda a Milano con un elettrizzante concerto all’Alcatraz. Il trio più colorato d’Italia – formato da Theo, Plant e Fiks – ha portato in uno dei principali club della città il loro nuovo album Sto nella Sad, uscito lo scorso 14 gennaio sotto la loro nuova etichetta La Sad Ent. Ma com’è stato questo concerto? È stato davvero così punk?

Il concerto della Sad all’Alcatraz

UH YAAA DAGHEEEEE!

Dopo il dj set dell’Emo Night e una breve esibizione di Jack Out, alle 21:30 circa si aprono ufficialmente le danze: in un bagno di urla e applausi entrano in scena Theo, Fiks e Plant, i tre supereroi del nuovo emo-punk italiano. Completi sadomaso, gonne di pelle e magliette di gruppi black metal: la voglia di libertà e di ribellione della Sad è chiara anche solo guardando i loro outfit.

Un aspetto interessante è che, oltre agli artisti sul palco, anche il pubblico era decisamente “sopra alle righe”: tra creste rosa, giubbotti di pelle e toppe sui vestiti, sembrava di trovarsi nel bel mezzo di un coloratissimo carnevale, pieno di gente pronta solo a divertirsi e urlare a squarciagola.

Nell’ora e mezza di show La Sad ha eseguito tutti i pezzi più famosi del loro disco e, durante la serata, sono saliti sul palco anche due ospiti: Jack Out (già presente in apertura al concerto) e Dario dei dARI, con il quale hanno proposto la cover di Wale – pubblicata pochi giorni prima sulle principali piattaforme di streaming. Piccola nota: tra tutti gli artisti saliti sul palco dell’Alcatraz durante il concerto, il premio “miglior intrattenitore” non può che spettare a Fiks, il vero showman della serata.

Abbattere i pregiudizi di genere

Oltre alla musica, La Sad ha anche improvvisato un salone di bellezza a metà show: tra un pogo e l’altro, un ragazzo è stato “lanciato” sul palco dalla folla e lasciato alla cure del trio. In poco tempo gli è stata applicata una maschera di bellezza e gli sono state dipinte le unghie di mani e piedi. Si è trattato di un siparietto divertente, certo, ma allo stesso tempo importante per abbattere i pregiudizi legati al genere. Brava Sad!

Il concerto si è chiuso con Summersad e Summersad 2: i tre artisti si sono lanciati con un canotto sulla folla e, tra palloni volanti e una pioggia di coriandoli, si è concluso il concerto più punx della stagione.


Radio Bicocca

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