Se ti sei stancato di ascoltare le solite canzoni in loop e vorresti provare qualcosa di nuovo, allora sei nel posto giusto. Oggi ti consiglio tre album 100% italiani, novità del 2021.
Dai un’occhiata per scoprire se qualcosa fa al caso tuo.
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1 La geografia del buio
Il 29 gennaio è uscito La geografia del buio. L’album è stato annunciato dal cantante Michele Bravi su Instagram tramite un post.
«Questo disco è la storia di come il dolore umano possa trovare uno spazio dentro l’anima di chi lo accoglie e di come abbracciare la propria fragilità sia un atto di estrema e incontenibile forza».
L’attesa è stata lunga ma ampiamente compensata dalla meraviglia delle 10 canzoni che scavano dentro e mettono addosso una dolce pesantezza, come una coperta piena di polvere durane l’inverno.
Michele Bravi ha affrontato un periodo difficile in cui ha sentito la necessità di prendersi una pausa e di ritirarsi a riflettere. I frutti dei suoi solitari pensieri sono tutti raccolti nell’album che fin da subito cattura l’attenzione e fa riflettere. È uno di quei lavori che non sai bene se è musica o poesia, se è dolore o guarigione. Forse un po’ tutto, come la vita. È un cammino che parte dalla sofferenza, passa per la terapia e poi diventa qualcosa che alla fine, quando ne sei uscito, puoi raccontare a chi ti sta accanto.
La geografia del buio va ascoltato con le cuffie, quando sei sull’autobus della mattina, quando hai finito la giornata e ti stendi sul letto a fissare il soffitto o con il tramonto davanti agli occhi. Ma in solitudine, esattamente come è stato concepito.
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2 Taxi Driver
Il 30 aprile è uscito Taxi Driver di Rkomi con la casa discografica Universal Music Italia Srl.
Potremmo definirlo come un film musicale in cui l’artista veste i panni di un tassista che carica a bordo personaggi quali Ariete, Ernia, Gazzelle e come nei classici cliché newyorkesi durante tutto il tragitto non si resta mai in silenzio perché c’è sempre qualcosa di cui parlare. Il frutto di queste conversazioni sono delle collaborazioni molto eterogenee tra loro ma che non si discostano mai troppo dal filo rosso che lega le varie tracce.
Nel corso degli anni Rkomi ha deciso di scoprire altri generi oltre il rap, avvicinandosi molto al pop che è diventa lo stile di narrazione delle 14 tracce. In Taxi Driver emerge anche la sua capacità di autore, è in grado di trascinare l’ascoltatore all’interno della sua mente cantando delle quotidianità che non risultano mai banali perché trasportano una sfumatura sempre profonda.
Taxi driver va ascoltato a tutto volume e in compagnia. Va cantato assieme in uno di questi caldi pomeriggi che annunciano l’avvicinarsi dell’estate. Oppure, perché no, in macchina quando si è imbottigliati nel traffico delle grandi città.
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3 Madame
Concludiamo con una voce femminile e giovanissima. Il 19 marzo è uscito l’album di debutto di Francesca Galeno, rapper conosciuta come Madame, esattamente come il titolo del suo primo lavoro musicale. Sono 16 tracce cariche di quella tipica energia che ha solo chi è al tramonto della propria adolescenza ed è pronto per fare i suoi primi passi nel mondo degli adulti. Si tratta di una ventata d’aria fresca, una bella novità dove collaborazioni interessanti non mancano con cantanti quali Carl Brave, Pinguini Tattici Nucleari e Blanco.
Ha avuto un grande successo Voce, brano con il quale ha partecipato al 71nesimo Festival di San Remo. Madame parla della sua vita e delle sue esperienze in una chiave che diventa subito condivisibile e nella quale è facile riflettersi. I suoi pezzi, infatti, sono apprezzati da fasce d’età molto ampie e dai gusti differenti.
Il suo album va ascoltato due volte di seguito. La prima volta per abituarsi alla sua voce e al suo stile mentre la seconda serve per indossare i vestiti di Francesca così da capirne la natura.Con Madame abbiamo la possibilità di toglierci un paio di anni e tornare indietro nel tempo per poter rivivere quel periodo che viene spesso ricordato con nostalgia ma che non rivivremmo mai.
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