Bicocca Tips: anatomia di una canzone

Tre consigli per arrivare dritti al cuore della musica


Avete mai ascoltato Bob Dylan chiedendovi perchè quattro accordi di chitarra, con la sua chitarra e la sua mano a suonarla, hanno dato vita a Like a Rolling Stone? Oppure come i Rolling Stones possano aver pensato di scrivere Paint It Black? Non vi siete mai domandati cosa differenzia un brano di Eminem da uno di Sfera Ebbasta?

In parole povere, vi siete mai chiesti come nasca una canzone di successo?

Se sì, allora sappiate che una vera risposta alla vostra domanda non esiste. O forse, a ben vedere c’è, ma va molto oltre la capacità di scrivere testi o la padronanza nel suonare uno strumento. Forse ha a che fare con le emozioni, o magari riguarda solo la furbizia dell’artista che ha capito come gira il mercato musicale … e lo asseconda. 

Il vostro amico musicista vi dirà, probabilmente, che per scrivere un buon pezzo basta partire da una progressione di accordi. Prendete un Do, un La minore, un Fa e un Sol, suonateli piano e avrete qualcosa che vi ricorderà Hallelujah o Let it be; alzate i BPM e vi ritroverete a suonare All the small things e Losing my religion senza il minimo sforzo. I grandi cantautori insegnano invece che sono le parole a dare il La, si fa per dire, alla stesura di un brano e la musica accompagna solo quello che la voce sta raccontando. Eppure, che voi siate poeti o musicanti accaniti, vi sarete probabilmente buttati a capofitto nella vostra prima canzone con l’idea di scrivere una hit per poi scontrarvi con un grande quesito: perchè a loro suona così bene e a me no?

Ecco dunque qualche retroscena sull’anatomia di una canzone per aiutarvi ad arrivare sempre un passo più vicino alla scrittura della vostra prima canzone.

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