Cine Music – Die Hard X Green Day


Benvenuti su Cine Music! Come a ogni buon pasto si abbina il corretto vino, noi abbineremo a ogni buon film un corretto disco, così da ampliare la vostra esperienza audiovisiva. Oggi l’accoppiata è formata da Die Hard – Trappola di cristallo (1988), primo film dell’omonima saga cinematografica Die Hard, diretto da John McTiernan e da American Idiot (2004), album della band pop punk statunitense Green Day.

Bruce Willis sugli scudi

Die Hard – Trappola di cristallo è sicuramente uno dei film thriller polizieschi più conosciuti della storia del cinema. Ma partiamo dalle basi e ripassiamo un po’ la trama della pellicola per chi non l’avesse mai vista. Protagonista indiscusso del film è senza dubbio Bruce Willis, che interpreta John McClane. La sera della Vigilia di Natale John parte da New York, dove lavora come poliziotto, per raggiungere Los Angeles. Qui infatti la moglie Holly Gennero (interpretata da Bonnie Bedelia) si è trasferita da qualche mese con i figli dopo aver ottenuto un importante incarico lavorativo. Una volta arrivato nella Città degli Angeli, John si reca al grattacielo Nakatomi, dove l’azienda per cui lavora la moglie ha organizzato un party per festeggiare il Natale.

E niente, da qui in avanti scoppia il finimondo. Un gruppo di terroristi tedeschi si infiltra nel palazzo, lo isola dall’esterno e prende in ostaggio tutti i lavoratori presenti. Il capo della truppa è Hans Gruber, interpretato da Alan Rickman. Nel mentre John si trova in bagno per darsi una rinfrescata e in questo modo riesce a non finire preda dei terroristi insieme agli altri ostaggi. Può così iniziare ad agire per tentare di sventare il piano degli infiltrati, il cui scopo si rivelerà alla fine quello di rubare i 640 milioni di dollari contenuti nel caveau dell’azienda.

Il film ha ottenuto ben quattro candidature agli Oscar 1989, praticamente tutte relative all’ambito sonoro e agli effetti speciali, senza però aggiudicarsi alcuna statuetta. (A proposito degli Oscar, qui c’è tutto quello che volete sapere sull’edizione 2021). Ma soprattutto Die Hard – Trappola di Cristallo è stato il film che ha lanciato l’incredibile carriera di Bruce Willis come uno degli attori più conosciuti di Hollywood. Il primo film della saga ha anche segnato profondamente il genere dei polizieschi d’azione. Gran parte di quello che è venuto dopo si è dovuto relazionare al film e ne ha preso spunto. Ad esempio, il successo di Die Hard è arrivato persino in Giappone, dove ha contagiato i produttori dell’anime Detective Conan. Nel 2001 infatti è stato prodotto un lungometraggio animato dedicato alla serie con lo stesso nome del primo Die Hard, con in comune anche l’ambientazione in un grattacielo e alcune scene epiche.

Il viaggio dell’American Idiot

Anche i Green Day hanno bisogno di poche presentazioni, dato che sono una delle band che hanno riscosso maggior successo negli ultimi venticinque anni di musica. American Idiot è il loro settimo album, registrato a cavallo tra il 2003 e il 2004 e pubblicato il 21 settembre 2004, capace di vincere un Grammy Award 2005 come miglior album rock. American Idiot però non è un semplice album, è un concept album. Ogni canzone è legata alla precedente e alla successiva e fa parte di una storia più ampia.

Oltre a raccontare una storia, American Idiot è una potente critica sociale. Oggetti della critica sono l’allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, reo di aver iniziato una guerra, quella in Iraq, inutile e l’alienazione provocata dai media. Non ci si esime nemmeno dal criticare “l’idiota americano”, dallo stile di vita parassitario e completamente assuefatto da tutto quello che i media gli rifilano.

I cinque singoli estratti dall’album sono sicuramente tra le canzoni più famose degli ultimi anni. E anche i non appassionati al genere le avranno ascoltate almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di American Idiot, Boulevard of Broken Dreams, Holiday, Wake me up when September ends e Jesus of Suburbia. Tutte canzoni in grado di posizionarsi ai primi posti delle classifiche mondiali per ascolti.

Ma dicevamo che l’album racconta una storia, quella di Jimmy, giovane ragazzo ribelle che vuole sfuggire alla logica della società e non essere l’ennesimo idiota americano. Le prime canzoni dell’album ci introducono il personaggio e ci permettono di conoscere quello che non gli va a genio della società americana. È proprio lui il Gesù di periferia (Jesus of Suburbia) della seconda canzone.

And there’s nothing wrong with me
This is how I’m supposed to be
In a land of make believe
That don’t believe in me

Jesus of Suburbia

Jimmy vive una profonda crisi di identità che si sbloccherà solo quando un altro personaggio, St. Jimmy, che poi non è nient’altro che un suo alter ego, gli farà conoscere l’alcol e le droghe. Altro personaggio fondamentale del viaggio è la ragazza che Jimmy incontra e di cui si innamora. Una ragazza ribelle di cui però non riesce a ricordarsi il nome, Whatsername. Alla fine la relazione tra i due si interromperà a cause delle dipendenze di Jimmy e al giovane non resterà che una strada: fare ritorno a casa.

Il legame tra il film e l’album

Cosa accomuna Die Hard – Trappola di cristallo e American Idiot? Possiamo dire che entrambi i prodotti parlano di un viaggio, quello più breve, di una notte, del poliziotto John McClane e quello più lungo del giovane ragazzo ribelle Jimmy. Entrambi questi viaggi si chiudono con un ritorno.

Per il protagonista di Die Hard è un ritorno tra le braccia della moglie, dopo che per mesi erano stati lontani e dopo l’esperienza traumatica vissuta, chiusi in quel grattacielo che è diventato una grandissima trappola di cristallo. Jimmy invece se n’è andato da casa perché stanco della situazione sociale. Ma, anche a causa delle sue fragilità, non riesce a star lontano dal suo luogo di appartenenza, quella oscura periferia che tanto odia. E così alla fine Jimmy prende la decisione di tornare a casa della madre, che lo ha aspettato per tutto questo tempo. Il finale però è lasciato in sospeso. In realtà non abbiamo la certezza che poi Jimmy a casa ci sia tornato davvero, anche se la sua intenzione è senz’altro quella.

Jimmy, il protagonista dell’album American Idiot.

A differenziare sicuramente i percorsi dei nostri due protagonisti è però la valenza che il ritorno assume. È assolutamente positivo il ricongiungimento del poliziotto McClane con l’amata moglie, lo è molto meno quello di Jimmy con la famiglia. Sa di sconfitta di un ragazzo che ha provato ad abbandonare le triste logiche sociali, ma poi non è riuscito a spiccare davvero il volo ed è tornato da dove era venuto.

E poi infine, diciamo proprio che la sonorità rock e incalzante di molte delle canzoni di American Idiot ben si adatta a un film thriller e denso di suspense come Die Hard – Trappola di cristallo.


Matteo Piana

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