Le scarpe must have nel guardaroba di una donna


scarpee

Lo insegnano quelle di Cenerentola, quelle di Dorothy nel mondo di Oz, quelle di Andrea nel diavolo veste Prada, senza delle belle scarpe non si fa tanta strada. Più sono favolose e più fanno male. Aspettando la sortita del #Kutoo a livello mondiale bisogna ammettere che un bel tacco, non necessariamente alto, slancia la figura e dona una certa importanza. Con un tocco di glamour in più, il corpo femminile emette un raggio di sensualità che colpisce l’ingenuo emisfero maschile, obbligandolo a spegnere il cervello e pensare con tutt’altre parti meno forbite e affascinanti. Ci è stato donato un grande potere, da preservare e adoperare con cautela, perché in grado di sfasare la razionalità umana. Conseguenze frequenti: innamoramenti precoci, corna non pianificate, caduta di governi di stati membri del G20, aumento dell’assunzione di medicinali per contrastare i capogiri. Cause principali: le armi pronte a farmi esplodere nel mio guardaroba.

Decoltè

Si inizia col botto: un bazooka. Se fino a qualche secolo fa la caviglia era considerata una parte del corpo estremamente sensuale, non c’è da meravigliarsi che questo genere di calzatura, con il collo del piede totalmente visibile e apprezzabile, rappresenti l’essenza della sensualità e dell’eleganza provocante. Che sia Peep toe (con la punta dell’alluce che si intravede) o open toe (tutte le dita spuntano dall’apertura frontale) sta a noi decidere quando permettere di vedere e quanto lasciar all’immaginazione. Se il tacco alto vi mette in difficoltà, nessun problema, negli anni 50 avevano ovviato a questa evenienza con kitten decoltè: un tacco più basso e comodo con cui si può camminare leggiadre e senza pensieri pur conservando un fascino moderno.

Francesine

Se non si vuole essere troppo o non si sa cosa indossare, le francesine sono sempre la risposta. La Colt semiautomatica che aiuta anche le più impacciate. Non sono impegnative pur rimanendo delle scarpe con i controfiocchi in quanto a eleganza e precisione, proprio per questo si possono indossare in qualsiasi evenienza senza sembrare fuori luogo. I diversi tipi di Brogue che ne adornano la pelle verniciata aiutano a distinguersi. Pensare che fossero solo scarpe da uomo fino a qualche decennio fa rende l’idea delle conquiste raggiunte e di come il mondo stia progressivamente migrando verso l’unisex.

Stivali alti

Solo per veri audaci. Di moda dagli anni 60, sono considerate tra le calzature più provocanti e assatanate del mondo. Un fucile a pompa che tiene costantemente sotto bersaglio qualsiasi essere vivente dotato di occhi. Quando li si indossa si sente il potere che conferiscono, la forza che scorre nelle vene aumenta a dismisura fino a trasudare dai pori. Basta accavallare un secondo le gambe e le jeu son fait, qualsiasi gioco stiate giocando. Sfortunatamente non sono per tutti. Se siete bassi, questa calzatura vi renderà ancora più nanetti. Popolo basso non c’è bisogno di intristirsi, vi prenderte la rivincita su altre calzature.

Ballerine

Effetto bambolina? Anche quello è un’arma che non lascia indifferenti. Graziose e tenere, possono essere una bella alternativa e comunque sinonimo di romanticismo. La rivoltella da tenere sempre nella Louis Vuitton (o nella Zara, dipende). Quante volte le vesciche ai piedi vi stavano uccidendo e le ballerine appallottolate nella borsa vi hanno salvato? È grazie a icone come Audrey Hepburn e Brigitte Bardot che negli anni 50 le hanno rese celebri liberando il genere femminile dalla piaga di portare tutto il giorno i tacchi.

D’Orsay

Pura dinamite. Unica differenza con le decoltè: i fianchi del piede scoperti. Sembra banale, ma vi assicuro che l’arco scoperto è un dettaglio che cambia radicalmente la figura. Flat, con tacco medio, con tacco alto, in qualsiasi versione le scegliate non potrete esentarvi dal rappresentare tutta la femminilità delle donne del mondo. Chic non è una parola ma un dato di fatto. Inventate da un dandy nel 19esimo secolo a scopo militare, ci è voluta una donna per capire che donavano più al genere femminile. Un’arma sottratta alla morte, e tramutata in un artefatto di bellezza.


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